Uno dei segni inequivocabili del Natale che si avvicina è il cospicuo spargimento di cardi nel reparto frutta e verdura dei super. Voglio dire, chi se lo fila il cardo di solito? Sì, lo so, l’obiezione principale a questa mia uscita è che la stagione giusta dovrebbe proprio essere questa... resta il fatto che qui non c’è la cultura del cardo che invece imperversa ad esempio in Francia e quindi nel nostro immaginario popolare questo ortaggio resta legato ai pasticci del periodo natalizio e morta là.
In effetti neppure io l’avevo mai provato, ma a forza di leggere Cucina moderna, vagare per blog di cucina e osservare la graziosa nonchalace degli esemplari esposti ho deciso di fare il grande passo: ho approfittato della libertà di movimenti della spesa in bici (leggasi niente “mamma castrante per i miei slanci innovatori” tra le ghette) e ne ho acquistato un cespo all’ortofrutta di Fagagna. Di cosa sa il cardo? Bè, è proprio vero quello che dicono: ricorda il sapore del carciofo, cosa che non mi stupisce più un gran che, dopo che qualche tempo fa abbiamo scoperto che i due ortaggi sono “varietà” diverse della stessa specie. Solo che il carciofo è stato selezionato per i suoi capolini, mentre il cardo per i gambi: è la selezione artificiale bellezza! :-D
Quindi bene, una volta entrata in possesso del tesoro ho iniziato a chiedermi cosa farne. Bella domanda, per una che non lo ha mai usato :-D ma devo dire che non ci ho messo molto per rispondermi (sì, una cosa alla Marzullo, si faccia una domanda e si dia una risposta :-D). In effetti viene molto usato per fare pasticci o sformatini e io istintivamente ho scelto pasticcio, così, a colpo sicuro. Perché poi? Forse perché il cicione era atteso per la sera seguente e io so che il pasticcio gli piace molto? O forse perché temevo che lo sformato non avrebbe riscosso un gran successo in famiglia? Stavo cercando di rispondere a queste mie domande quando ho deciso che sarebbe stato di gran lunga meglio smettere di farsi dubbi scemi e agire e così ho iniziato a fare la crema di cardo che nelle mie intenzioni avrebbe dovuto dominare il pasticcio. Salvo poi scoprire che bè, sì, il cardo sa abbastanza di carciofi, ma l’aroma non è PROPRIO quello... è un po’ diverso, al contempo più amarognolo e delicato, con meno smanie di protagonismo. E così ho dovuto rivedere il mio progetto originale includendo più verdure rispetto a quelle che avevo previsto, in modo da dare vivacità al tutto. Ho messo più cavolo, ho aggiunto i piselli e ho deciso di tagliare qualche fettina di zucca... tra l’altro, la foto qua non vi ricorda niente? ;-) no? Bè, si tratta della versione matura della “zucchina” di questa foto... impressionante,
vero? In ogni modo, mentre ho iniziato a comporre la torretta di lasagne e precisamente mentre ci disponevo su le verdure ho capito perché avevo istintivamente scelto di fare un pasticcio. Mi ricordava il pasticcio di verdure della nonna, quella delizia ripiena di carote, broccoli e poi assolutamente non ricordo cosa che spesso riempiva delle teglie in alluminio destinate ad accompagnarci nel viaggio di ritorno a casa. Sono ricordi di bambina, perché poi la nonna ha smesso farlo, e forse è per questo che mi torna in mente con tanto affetto... è stato una sorta di imprinting, ogni volta che vedo un pasticcio alle verdure mi commuovo. Sono sicura che già all’epoca si trattasse del mio pasticcio preferito, meglio di quello al ragù, ed è un peccato che io non mi ricordi più gli ingredienti. Dovrei provare a chiedere alle zie, chissà, magari loro se li ricordano e prima o poi potrei provare a cucinare proprio il suo pasticcio, sarebbe bellissimo.
Ma abbandoniamo i ricordi nostalgici e torniamo a noi. Pasticcio alle verdure con crema di cardo:
un cardo
mezzo cavolo romanesco
200 g circa di zucca
piselli (io avevo a disposizione un pentolone di piselli già cotti da mia madre... ne ho messi un po’ con le altre verdure, boh, fate a occhio come meglio vi aggrada)
150 g circa di prosciutto cotto
besciamella (60 g di burro, 80 g di farina, circa 600 mL di latte intero, sale e noce moscata)
una confezione di lasagne fresche (o come le volete voi)
formaggio grattato
2 cucchiai di panna
olio, sale
Sciacquare e curare il cardo rimuovendo le foglie e sfibrando i gambi più grossi. Lasciarne da parte due manciate di dadini (in acqua acidulata per evitare che scuriscano) e tagliare il resto in bastoncini lunghi circa 5-10 cm. Cuocere questi ultimi a vapore per 20-25 minuti o finché non risulta tenero e poi frullarli con la panna, un pizzico di sale e una generosa quantità d’olio. Nel frattempo, dividere il cavolo in cimette minute, tagliare la zucca in fettine sottili e scaldare un filo d’olio in una padella capiente. Saltare a fuoco vivace le cimette assieme ai dadini di cardo, poi aggiungere la zucca, rosolarla, abbassare il fuoco, coprire e cuocere lasciando le verdure al dente. Aggiustare di sale e aggiungere un’abbondante quantità di piselli precotti (se dovete ancora cuocerli, fate un po’ voi e poi sappiatemi dire). Preparare una besciamella: fondere il burro, aggiungerci la farina, spolverare di sale e noce moscata e diluire poco a poco con il latte aspettando sempre che il composto sia omogeneo prima di proseguire. A questo punto, assemblare: ungere d’olio una pirofila di medie dimensioni e poi via di pirite e carbonfossile :-DDD scherzo: fare uno strato di lasagne fresche, crema di cardo, verdure in padella, prosciutto, besciamella e formaggio grattato e via di nuovo fino ad esaurimento ingredienti. Il mio ultimo strato era esattamente come gli altri: la besciamella è stata colata sopra alle verdure e non direttamente sulle lasagne, ma qua fate come volete, questo dipende da cosa si esaurisce e cosa avanza.
Che dire... a noi è piaciuto moltissimo! La crema di cardo e la besciamella legano assieme tutti i sapori e ne viene fuori un bel piatto ricco di gusto e di verdure... l’ideale per la tavola delle feste, assieme magari al dolce della foto (che è sempre questo del Cavoletto). Oh, sia chiaro: non si tratta proprio del pasticcio della nonna, eh... lei non ci metteva la crema di cardo e dentro al suo c’erano più verdure. Sono anche abbastanza sicura che non ci fosse prosciutto, ma in ogni caso è un buon pasticcio e magari prima o poi seguirà anche la versione nonnesca, chi può dirlo...
abbiamo fatto un sondaggio tra colleghi e nessuno aveva idea di cosa fosse un cardo (a parte giuf che ha ipotizzato cardo vs decumano, ma l'utilizzo in cucina sarebbe stato quanto mai surreale) :D
RispondiEliminama dai, non ci credo! In ogni caso non è male e ti assicuro che questo pasticcio valeva la fatica di provare. Com'è andata con la tua torta, by the way?
RispondiEliminabuona :) penso la crema migliore che abbia mai fatto! e ci stava a nozze con pere e more ;)
RispondiEliminaperò ho avuto ovviamente dei problemi con il caramello.. ho fatto diversi tentativi, ma il primo si è bruciato, il secondo si è scomposto in atomi di carbonio e il terzo era qualcosa di definibile forse come "zucchero filato in stato granulare".
Ho applicato questo ultimo tipo di caramello (se vogliamo chiamarlo cosi) essendo l'unico commestibile, che alla vista sembrava parmigiano; tuttavia, avendo ancora inspiegabilmente il gusto caramelloso, ci stava bene di sapore.
solo un pò scrocchiarello.
:D
ottimo :-D
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