martedì 10 gennaio 2012

Yodele-hihi!!



LO SAPEVO, che andare a casa di Bruna per pranzo mi avrebbe dato di che scrivere :-D
Tutto è iniziato con un’innocente conversazione su skype, ma una cosa pressappoco del tipo “ehi, ciao! Ti va che ci vediamo?” “sì, io sono libera il 6. Potremmo pranzare assieme oppure andare a fare una passeggiata” “che ne dici se vengo a casa tua, facciamo qualcosa di originale da mangiare e poi io lo fotografo e ne faccio un post?” “Buona idea, mi sono portata un libricino di ricette e dello speck dall’Alto Adige, ti vanno gli knodel?” “Perfetto”.

Ordunque venerdì 6 gennaio alle 12.40 (circa) mi presento ignara ed un po’ affamata alla sua porta. Come da copione, vengo calorosamente accolta prima dalla padrona di casa e poi dai VERI padroni di casa, quelli pelosi, Kyra e Pepe. Kyra tra l’altro stravaccata a terra in posa lasciva in modo da ostruire completamente la porta della cucina, come per dire “se a me non va, tu non entri”... ma in realtà è una gatta di buon cuore, e infatti si è alzata subito. Così, chiacchierando amabilmente, Bruna tira fuori il famigerato libricino e inizia a leggere... “ah, dunque Eier, Petersilie... e EL cosa vorrà dire secondo te? E Schnittlauch?”. Già, vedo che avete compreso. Il libretto è in tedesco e la traduzione è simultanea e se ve lo state chiedendo no, le conoscenze della lingua NON sono fresche di giornata :-D ovvero io non so il tedesco e lei l’ha studiato l’ultima volta al liceo... Così abbiamo finito per cercare parole qua e là su vocabolari on line di dubbia affidabilità, dibattere sul probabile significato di “EL” (abbiamo deliberato che vuol dire cucchiaio da minestra) e placare i morsi della fame con del gorgonzola mascarponato... tutto questo mentre Bru continuava ad urlare “Aperitiven machen!!!” e altre frasi in tedesco a me (e sospetto anche a lei) sconosciute lette dal dannato libricino causa di tutti i mali. Come valore aggiunto, le batterie della mia macchina fotografica hanno dato forfait :-( e così ho scattato alcune foto in tutta velocità, mentre il resto è stato fatto col cellulare di Bruna (dato che anche la sua lussuosissima reflex superaccessoriata aveva le batterie scariche, che sprovvedute), accontentatevi. Tra l’altro penso di aver scoperto un nuovo sport estremo: il cat-cooking, ovvero cucinare con due giovani felini affamati che ti si agitano tra le gambe, si arrampicano sui tavoli, saltano dalle mensole e miagolano disperati come se non mangiassero da mesi. Tenete conto poi che mentre ne fate scendere uno dal desco proferendo un bel “NO!” con voce stentorea l’altra sale dal lato opposto, oppure punta la terrina piena di speck sul lavabo... abbiamo dovuto estrometterli dalla cucina fino all’ora del pranzo. Che è arrivata verso le 14.15-14.30, alla faccia dei 20 minuti :-D che ridere!!!
 

Traduzioni raccogliticce e agguati dei gatti a parte, i canederli o knodel che dir si voglia sono venuti niente male, tipo degli gnocchi di pane, ma con il tocco pregiato dello speck. Knodel con speck altoatesino, ingredienti per 4 persone:

150 g tra pane bianco vecchio di due giorni e pangrattato
2 uova
100 mL di latte
80 g di speck altoatesino
una cipolla grossa
2 cucchiai di burro
2 cucchiai di farina
prezzemolo
sale

e poi, a scelta:
brodo di carne e erba cipollina o
burro e salvia


Preparare un mix di pangrattato e pane spezzettato in una ciotola capiente e soffriggere nel burro la cipolla affettata (eh già, è una ricetta germanica!). Unire il soffritto al pane e poi aggiungere anche la farina, le uova, il latte, il prezzemolo e lo speck tagliato a dadini. Salare leggermente e impastare bene per amalgamare il tutto, poi formare delle palline irregolari da disporre su un piano infarinato. Potete optare tra produrre 4 maxignocchi oppure più gnocchetti di dimensioni minori, it’s up to you. Tuffarli nel brodo bollente e prelevarli con una schiumarola quando affiorano; a questo punto potete scegliere se:
a) servirli immersi nel loro stesso brodo con una spolverata di erba cipollina, oppure
b) servirli asciutti conditi con un filo di burro fuso e salvia


Le due alternative le ho messe perché a me non piace il brodo. Ebbene sì, io mangio DI TUTTO tranne due cose, ossia il formaggio grana e il brodo, fatevene una ragione. Non sprecatevi a dirmi cosa mi perdo, i gusti so’ gusti! E in ogni caso i canederli asciutti non sono nieeeeente male, il burro fuso dà quel tocco decadente che un po’ mi mancava. La prossima volta che li faccio voglio provare a insaporirli con delle erbe, che so, finocchietto o cumino o coriandolo... Perché quelli che ho mangiato a Salisburgo erano insaporiti e avevano davvero una marcia in più, per la serie come dare il tocco raffinato ad un semplicissimo gnocco di pane!
Chissà che faremo la prossima volta che vado a casa sua... magari la misteriosissima Weinsuppe :-P



3 commenti:

  1. LOL :)
    ma povera Kyra.. la foto con l'occhio spastico non le fa giustizia per niente!! :D

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  2. è un po' socchiuso, niente di che! Preferivi il Pepe rappresentato da un'indistinta macchia rossa? :-D

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  3. sarebbe forse più rappresentativo della realtà! :D

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