sabato 30 giugno 2012

Cocco bello!


Eccomi, eccomi! Sono viva! Sono viva e ho una buona scusa per la mia assenza, ma magari ve ne parlerò una delle prossime volte, dai. Bene, dopo questo piccolo (ma doveroso) preambolo, torniamo a noi e alla nostra ricetta odierna. Per la serie “squadra che vince non si cambia”, ecco un’altra proposta, stavolta dolce, ispirata dal libro di cui vi parlavo la volta scorsa. Quel libro è una miniera di idee!
Tutto inizia con la mia recente passione per il latte di cocco, che risale a poche settimane fa (ve l’ho detto, che è recente!). Insomma, non l’avevo mai provato... credevo che fosse semplicemente l’acquetta che si trova aprendo il cocco, mentre invece si tratta di un bel liquido bianco cremoso ottenuto credo frullando polpa di cocco con la suddetta acquetta. Che tra parentesi l’“acquetta” mi ha sempre affascinata... perché il cocco è un seme (lo sapevate?), ma un seme molto particolare progettato per essere disperso dall’acqua: infatti è bello ciccione e leggero in tutte le sue parti, in modo da galleggiare allegramente. Il tocco da maestro che il cocco ha saputo tirar fuori dal cilindro (o dal guscio, se preferite) è un endosperma (cioè le sostanze di riserva tipiche di tutti i semi, che pensavate, maiali??!?) liquido e non solido come quello di tutti gli altri semi. Non è grandioso? Le sostanze indispensabili per la germinazione si trovano in forma liquida, così il seme non va a fondo e quindi alè, vai di dispersione sulle lunghe distanze. Ah, la botanica!


Vabbè, ad ogni modo come dicevo il latte di cocco mi piace parecchio e mi era venuta l’idea di lasciar perdere i soliti dolci cugnosi con la farina di cocco per qualcosa di più morbido, qualcosa che contenesse una candida mousse di latte di cocco... detto, fatto: ho preso il fatidico libro, ho cercato la voce “cocco” e alè, a quanto pare sta bene con le arachidi! Forte, no?


In quanto al lato ricetta, devo ammettere che può essere sicuramente perfezionata dal lato tecnico, ma già così è una bomba e quindi intanto ve la do lo stesso. Sappiate solo che probabilmente con qualche modifica potrebbe venire ancora più spaziale, ecco. Tartellette arachidi, cioccolato e cocco, ingredienti per 6 tartellette (e vi avanzerà un po’ di tutto, magari si può arrivare a 7 o 8):


Per la “frolla”:

100 g di arachidi
100 g di farina
50 g di fecola di patate o amido di mais
125 g di burro
100 g di zucchero
1 uovo e 1 tuorlo
un pizzico di sale

Per il ripieno:
cioccolato fondente (circa 50 g)
100 mL di latte di cocco
150 mL di panna fresca da montare
due cucchiai colmi di zucchero vanigliato
cocco fresco da grattare


Preparare l’impasto: frullare finemente le arachidi e mescolarle assieme a farina, fecola, zucchero, sale e burro freddo a cubetti. Aggiungere l’uovo e il tuorlo, lavorare rapidamente, formare una palla e lasciar riposare un’oretta in frigo. Scaldare il forno a 180°C, stendere la frolla col mattarello e usarla per foderare 6 stampi da tartelletta imburrati e infarinati. Coprire con carta da forno e fagioli secchi e cuocere per 12 minuti, poi togliere pesi e carta e cuocere altri 5 minuti. Estrarre subito (controllando che siano ben cotte) e passarci sopra rapidamente un quadretto di cioccolata fino a ricoprire l’intera tartelletta di un sottile strato uniforme. Far raffreddare in frigo e intanto preparare il ripieno: montare a neve ben ferma la panna incorporando via via lo zucchero vanigliato e poi aggiungerla al latte di cocco mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. A questo punto avrete la funesta impressione che il composto non possa tenere e che alla prima occasione crollerà... non preoccupatevi: nella ridotta superficie offerta dalle tartellette la crema si solidificherà a sufficienza, l’importante è riempirle quando i gusci sono completamente freddi. Per finire, cospargere di scagliette di cocco appena grattugiate. 


Come ho già accennato, l’impasto base deve essere perfezionato: “sospetto” sia troppo grasso, dato che ci sono 100 g di arachidi e 125 di burro :-DD probabilmente si può sensibilmente diminuire la quantità di burro e forse anche eliminare il tuorlo... chissà, in caso riproverò e aggiornerò. Per quanto riguarda la crema, se proprio temete che non si rapprenda a sufficienza si può anche aggiungere un foglio di gelatina (o due) al latte di cocco prima di incorporarci la panna montata. In questo caso la consistenza sarà più soda e simile a quella di una mousse e le preoccupazioni saranno ai minimi termini. Oppure ancora si potrebbe incorporarci uno o due albumi montati a neve ben ferma... dipende da cosa preferite! In ogni caso vi posso garantire che non saranno snobbate...

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