Bene, iniziamo dal principio
logico: io il frullato mi RIFIUTO di chiamarlo smoothie. Punto.
Vi paio un tantinello intransigente
oggi? È che ‘sta mania tutta italiana di rimpiazzare termini esistentissimi
nella nostra lingua madre con altri stranieri che suonano più fighi mi irrita
parecchio. Ci avete mai fatto caso? Adesso la depressione post parto si chiama
baby blues, la riunione col capo meeting, all’ora dell’aperitivo si va a fare
happy hour... e sono sempre le stesse cose! Per amor del cielo, non sono
dell’idea che si debba per forza tradurre tutto, anche le parole nuove, come i
francesi che il computer lo chiamano ordinateur, ma almeno quello che ha già un
nome non stravolgiamolo, per favore! Che vi costa continuare a dire frullato?
Temete di essere troppo provinciali? Tanto le province le tolgono :-D
Adesso lo so che qualcuno se ne
uscirà con un “eh, ma lo smoothie non è proprio un frullato...” ma io vi dico:
se prendo della frutta e la metto in frullatore con latte o altre sostanze atte
a fluidificare, omogeneizzare e dare gusto al tutto e premo il bottone on, non
ottengo forse io un frullato? Forse che non ho, all’atto pratico, frullato
qualcosa?
E con questa ultima dichiarazione
di insofferenza chiudo il discorso e apro la sezione ricetta. Appunto,
frullati: ora che è estate e fa caldo e c’è frutta di tutti i tipi non vorremo
mica uscire di casa con un caffellatte bollente in pancia, vero? Ecco dunque un
bel frullato orientale di albicocche, per due persone:
mezza dozzina di albicocche
2-3 cucchiaini di zucchero
latte di cocco
latte
cannella
Denocciolare e tagliare a dadini
le albicocche, cospargerle con lo zucchero e una generosa dose di cannella. A
questo punto, attenzione: dosare con cautela il rapporto latte/latte di cocco!
Soprattutto perché si tratta di una cosa totalmente soggettiva: con le dosi
iniziali io sentivo solo il latte di cocco e il mio cicione solo l’albicocca
:-S quindi fate magari delle prove. Ad ogni modo ora consiglierei di coprire le
albicocche per un terzo di latte di cocco e portare a volume con latte, ma
vedete un po’ voi. Frullare finché non si è omogeneizzato tutto e a questo
punto stabilire la densità desiderata aggiungendo ad esempio latte per
fluidificare. Regolare lo zucchero e servire in tazza. Buon inizio di giornata!
Ovviamente questa è una delle
mille possibilità. I miei iniziano ogni giornata della loro vita bevendo
un’accoppiata fissa banana – pera, ma a me piace variare e vi incoraggio a fare
altrettanto: ad esempio, banana e latte di cocco non è niente male, ma mi
piacciono molto anche un monofrutto al melone oppure una fantastica
combinazione di ciliegia, pesca, albicocca e cacao...
Nessun commento:
Posta un commento