Cosa c’è di meglio in pieno
luglio, con una calura che soffoca i piccioni e abbatte le vecchiette in
giardin pubblico, che accendere il forno per fare il pane?
Il fatto è che ci tenevo molto a
darvi questa ricetta, perché è quella che a tutt’oggi mi ha dato più
soddisfazioni. L’ho trovata spulciando dei vecchi Cucina Moderna, acquistati
ormai quasi due anni fa... ero alla ricerca di istruzioni precise per fare del
pane e a una prima occhiata distratta mi è parso di aver trovato un protocollo
adeguato sul numero di Novembre 2010. Che poi tutto questo sfogliare mi ha
fatto un po’ rimpiangere i bei tempi andati, in cui Cucina Moderna curava molto
di più i suoi numeri... ho smesso di comprarla da quando i contenuti non sono
più incisivi e le foto sono un po’ buttate là, con dei colori decisamente
approssimativi. Indifferente. Ad ogni modo dopo tanto scartabellare ho trovato
una ricetta di Sara Papa per dei cornetti ripieni di pancetta e non so cosa
altro che a suo tempo avevo scartato perché appunto ripieni, o almeno così mi
pareva di ricordare. Ottimo, li faccio senza roba dentro, lisci. Mh, si impone
qualche modifica... io userei manitoba, perché qua non specifica di usare
farina forte? E oh, strano... manca lo step di lievitazione... vabbè, lo
aggiungo io. Bon, tempo di cuocerli, mangiarli e rifarli che mi accorgo di un
piccolo particolare: andava messo lievito chimico, era una ricetta per uno
stuzzichino e non del pane!!! :-DDD Incredibile, eh, come a volte delle
potenziali tragedie annunciate si rivelino dei trionfi?
Cornetti morbidi, ingredienti per
3-4 cornetti e una pagnottella:
300 g di farina manitoba
150 mL di latte
25 mL d’acqua
1-2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino scarso di sale
1 bustina di lievito di birra
disidratato
olio e semi di papavero
Setacciare la farina sul tavolo,
formare un buco al centro e versarvi zucchero e lievito. Versare delicatamente
la miscela di acqua e latte tiepida e iniziare ad incorporare il tutto con una
forchetta. Aggiungere il sale sui bordi e impastare con decisione fino a
formare una palla che andrà ricoperta di pellicola trasparente e messa a
lievitare per 2-3 ore in un luogo caldo. Trascorso questo tempo, stendere
l’impasto con il mattarello fino a formare un rettangolo di 3-4 mm di spessore
e 20 cm di larghezza. Ritagliare dei triangoli isosceli di 20 cm d’altezza e 10
cm di base. Arrotolare i triangoli partendo dalla base e arrivando fino alla
punta formando così tanti piccoli cornetti; con quello che avanza io in genere
faccio una pagnottella tonda. Incurvare le estremità e spennellarli con
un’emulsione di acqua e olio a cui avrete mescolato uno o due cucchiaini di
semi di papavero. Infornare a 200° per circa 20 minuti, sfornare et voilà!
Bè, non ci crederete, ma con
questa ricetta pensata per il lievito chimico ho ottenuto il pane più soffice e
non sbricioloso che abbia mai fatto. È ottimo per fare scarpetta, perché
raccoglie tutti i succhi dal piatto senza perdere pezzi per strada, proprio
come quello comprato! Sono anche convinta che ci sia libero spazio per le
sperimentazioni con farine alternative: qua sopra vi ho dato gli ingredienti
che ho usato la prima volta, ma ad esempio i cornetti della foto sono stati
fatti con 250 g di farina manitoba e 50 g di farina semintegrale di farro e
sono morbidi uguali. Potete sbizzarrirvi insomma! Ah, ultima cosa: notate
l’aspetto vissuto della carta da forno prima ancora di cuocere il pane? Ebbene
siore e siori sappiate che si può riutilizzare anche più di una volta, dipende
dall’uso che ne fate, senza compromettere minimamente la ricetta. E allora,
perché sprecare :-)
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