mercoledì 11 luglio 2012

Masochismo estivo


Cosa c’è di meglio in pieno luglio, con una calura che soffoca i piccioni e abbatte le vecchiette in giardin pubblico, che accendere il forno per fare il pane?
Ma sì, dai, un po’ di sano masochismo! Una bella saunetta in casa, senza spendere un centesimo! È che a volte non mi va proprio di uscire a comprare il pane e allora faccio da me. Anche se ci sono 32 gradi all’ombra, sì, tanto abito in uno scantinato e almeno sto fresca :-D insomma, ci saranno dei vantaggi in questa sistemazione, no?


Il fatto è che ci tenevo molto a darvi questa ricetta, perché è quella che a tutt’oggi mi ha dato più soddisfazioni. L’ho trovata spulciando dei vecchi Cucina Moderna, acquistati ormai quasi due anni fa... ero alla ricerca di istruzioni precise per fare del pane e a una prima occhiata distratta mi è parso di aver trovato un protocollo adeguato sul numero di Novembre 2010. Che poi tutto questo sfogliare mi ha fatto un po’ rimpiangere i bei tempi andati, in cui Cucina Moderna curava molto di più i suoi numeri... ho smesso di comprarla da quando i contenuti non sono più incisivi e le foto sono un po’ buttate là, con dei colori decisamente approssimativi. Indifferente. Ad ogni modo dopo tanto scartabellare ho trovato una ricetta di Sara Papa per dei cornetti ripieni di pancetta e non so cosa altro che a suo tempo avevo scartato perché appunto ripieni, o almeno così mi pareva di ricordare. Ottimo, li faccio senza roba dentro, lisci. Mh, si impone qualche modifica... io userei manitoba, perché qua non specifica di usare farina forte? E oh, strano... manca lo step di lievitazione... vabbè, lo aggiungo io. Bon, tempo di cuocerli, mangiarli e rifarli che mi accorgo di un piccolo particolare: andava messo lievito chimico, era una ricetta per uno stuzzichino e non del pane!!! :-DDD Incredibile, eh, come a volte delle potenziali tragedie annunciate si rivelino dei trionfi?
Cornetti morbidi, ingredienti per 3-4 cornetti e una pagnottella:


300 g di farina manitoba
150 mL di latte
25 mL d’acqua
1-2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino scarso di sale
1 bustina di lievito di birra disidratato
olio e semi di papavero


Setacciare la farina sul tavolo, formare un buco al centro e versarvi zucchero e lievito. Versare delicatamente la miscela di acqua e latte tiepida e iniziare ad incorporare il tutto con una forchetta. Aggiungere il sale sui bordi e impastare con decisione fino a formare una palla che andrà ricoperta di pellicola trasparente e messa a lievitare per 2-3 ore in un luogo caldo. Trascorso questo tempo, stendere l’impasto con il mattarello fino a formare un rettangolo di 3-4 mm di spessore e 20 cm di larghezza. Ritagliare dei triangoli isosceli di 20 cm d’altezza e 10 cm di base. Arrotolare i triangoli partendo dalla base e arrivando fino alla punta formando così tanti piccoli cornetti; con quello che avanza io in genere faccio una pagnottella tonda. Incurvare le estremità e spennellarli con un’emulsione di acqua e olio a cui avrete mescolato uno o due cucchiaini di semi di papavero. Infornare a 200° per circa 20 minuti, sfornare et voilà!


Bè, non ci crederete, ma con questa ricetta pensata per il lievito chimico ho ottenuto il pane più soffice e non sbricioloso che abbia mai fatto. È ottimo per fare scarpetta, perché raccoglie tutti i succhi dal piatto senza perdere pezzi per strada, proprio come quello comprato! Sono anche convinta che ci sia libero spazio per le sperimentazioni con farine alternative: qua sopra vi ho dato gli ingredienti che ho usato la prima volta, ma ad esempio i cornetti della foto sono stati fatti con 250 g di farina manitoba e 50 g di farina semintegrale di farro e sono morbidi uguali. Potete sbizzarrirvi insomma! Ah, ultima cosa: notate l’aspetto vissuto della carta da forno prima ancora di cuocere il pane? Ebbene siore e siori sappiate che si può riutilizzare anche più di una volta, dipende dall’uso che ne fate, senza compromettere minimamente la ricetta. E allora, perché sprecare :-)

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