mercoledì 20 luglio 2011

Riduzione, riutilizzo, riciclaggio!



In questa dannata società del consumo buttiamo via senza remore la maggior parte delle cose che entrano nelle nostre case. Imballaggi di plastica, sacchetti di carta, vecchi vestiti, ma anche cibo scaduto, avanzi e cose che non sapremmo bene come riutilizzare.
Il riutilizzo, assieme alla riduzione dei rifiuti dovrebbero invece essere le colonne portanti del nostro comportamento in ogni campo, compresa la cucina, prima ancora del più famoso riciclaggio. Perché sprecare energia ed emettere anidride carbonica per smaltire o riprocessare qualcosa che potrebbe essere riutilizzata così com’è, oppure meglio ancora nemmeno prodotta?
Quindi, da brava personcina ecocompatibile, ogni volta che mi avanza qualcosa mi chiedo sempre come fare per non sprecarla e come riutilizzarla (anche perché la frase “non-si-gioca-col-cibo-sei-fortunata-ad-averne” ha caratterizzato la mia infanzia e ha marchiato a fuoco il mio inconscio con il concetto che buttare via il cibo è il MALE, è il vero primo peccato capitale, in confronto ira e lussuria sono bazzecole).



Questo per dire che avevo realizzato la ricetta della sfogliata di pesche e susine alla lavanda (tra parentesi: questa ricetta non mi ha soddisfatta del tutto, è rimasta troppo acida per i miei gusti e magari la prossima volta provo, non so, a caramellare la frutta) e mi era avanzata una grossa quantità di sciroppo alla lavanda. Per carità, era solo acqua e zucchero al profumo di lavanda, ma aveva un tale aroma che pareva un peccato buttarlo via! La prima idea che ho avuto è stata di fare una torta soffice, tipo plum cake, con lo sciroppo a sostituire lo zucchero e riducendo la quantità di ingredienti liquidi. Però non l’avevo mai fatto e quindi ho “sgarfato” la rete per trovare ispirazione. Ispirazione che è arrivata dal blog di FrancescaV, con il suo cake mele e sciroppo d'acero con yogurt. Ovviamente l’intento era solo di sostituire lo sciroppo d’acero con il mio alla lavanda, ma poi per mancanza di ingredienti ho finito per sostituirli quasi tutti ed è diventato un dolce tutto diverso :-DD Alla fine invece che un bel plum cake invernale ho ottenuto un dolce estivo, che profuma di mirtillo e Provenza. La ricetta:

3 dL d’acqua
40 g di zucchero
3-4 spighe di lavanda non trattate
150 g di yogurt ai mirtilli
80 g di yogurt bianco
2 uova
50 g di burro
220 g di farina
mezza bustina di lievito vanigliato per dolci
una pesca
sale.

Per lo sciroppo: portare ad ebollizione l’acqua con lo zucchero, lasciar addensare leggermente, spegnere e mettere in infusione le spighe di lavanda finché non raffredda.
Mescolare energicamente in una ciotola 150 g di sciroppo freddo, lo yogurt, le uova, il burro fuso e il sale e successivamente amalgamare piano piano la farina setacciata con il lievito. Versare il composto in uno stampo rettangolare da plum cake rivestito da carta da forno e disporre sulla superficie la pesca sbucciata e ridotta a fettine; lucidare con un cucchiaio dello sciroppo avanzato. Infornare a 180° per 45 minuti eventualmente ricoprendo di alluminio il dolce a metà cottura per evitare che scurisca troppo. Fare la prova stecchino, lasciar rassodare per un po’ nel forno spento e infine sfornare e sformare su un piatto da portata.
Posso assicurare che profuma sia di mirtillo che di lavanda, è ottimo!
Piccola nota: con queste dosi lo sciroppo non mi è avanzato, quindi se si vuole farlo addensare di più consiglio di aumentarle!

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