lunedì 10 ottobre 2011

Il tempo delle mele


Autunno. Eh già. Oggi è proprio autunno.
Non mi lamento: con l’ultimo bagno in data 2 ottobre stabilisco un nuovo record personale di durata dell’estate e mi preparo per l’inverno. Oh, non è che davvero non mi piacciano autunno e inverno: per me è traumatico il passaggio. Sì, la fine dell’estate mi rattrista. Le giornate si accorciano, il sole impallidisce e per me la luce non dura abbastanza. I prati perdono il loro verde e i colori vanno in letargo: dove sono ora i rossi, gialli, viola e azzurro dei fiori di campo? Inizia a far freddo, così il tepore dell’aria non mi accarezza più la pelle e non posso più andare scalza per il giardino. Per finire, con l’autunno spariscono tutti quei bei frutti succosi, sgargianti e profumati di cui mi sono ingozzata durante l’estate... e dovrò aspettare un bel po’ prima di poterli riaddentare. Sob. In compenso, pere e mele tornano ad essere le protagoniste. Wooow. Già. Però dai, in fin dei conti anche le mele non sono poi così male, come ci insegna la mitica Sophie Marceau :-DDD.
Scherzi a parte, da un po’ di tempo ho preso l’abitudine di nutrirmi il più possibile solo con quello che offre la stagione in corso per tutta una serie di motivi. Come prima cosa, conviene da un punto di vista economico: avete visto quanto costano quelle vaschette di asparagi peruviani che si trovano adesso nelle scansie dei supermercati? Poi caspita, dite tutto quello che volete, ma un ortaggio rende meglio quando cresce nella “sua” stagione, senza dover vivere in serra o essere trasportato per miglia in navi container: è decisamente più gustoso e se ne trovano tutte le varietà, non solo le forme più frugali e resistenti. Per finire, tutto sommato è bello anche dover lasciare con rimpianto una certa verdura, dimenticarsela per un po’ e poi attenderla nuovamente con trepidazione quando torna il suo momento, per noi inurbati l’unica vera forma di alternanza delle stagioni rimastaci.


Per farla breve, poco tempo fa sono entrata in un negozio di frutta e verdura e ho notato una serie di sacchi di plastica giganti con mele Royal gala in forte offerta. Erano pure carine, di un bel colore rosso screziato di giallo, piccine e tutte di misure diverse, molto diverse da quelle specie di Golia fatte con lo stampino che si trovano di solito. E poi insomma, erano in offerta :-D e quindi le ho arraffate senza pensarci troppo su. Però caspita, erano anche tante :-D e allora sono andata a cercare ispirazione su come impiegarle al meglio frugando tra i miei foodblog preferiti. La risposta stavolta mi è venuta da Cannelle et Vanille, in questo meraviglioso post: la foto della torta mi ha davvero intrigata ed ero intenzionata a farla senza grosse variazioni, ma poi mi ha innervosita il fatto che 1) non era indicata la dimensione dello stampo a ciambella da utilizzare e soprattutto 2) le quantità date sono in barattolini di yogurt (125 mL), anche per le farine ecc... No, non ci siamo, a me non piace lavorare così e allora ho rielaborato il protocollo a modo mio. Tra l’altro, piccolo momento autocelebrativo: mi è venuta l’idea di accompagnarla con una salsa al caramello e ora per la prima volta annuncio la mia vittoria sul suddetto caramello: ho già fatto un croccante alle mandorle, un caramello al burro e ora questa salsa, quindi ha! Ho vinto io! Prendi e rosica, caramello! :-D
Ma bando alle ciance: torta rustica alle mele con salsa al caramello.

Per la torta:
300 g di farina (200 g di farina con semi di girasole, 100 g di farina 00)
120 g di zucchero
120 g di burro fuso
3 uova
2 cucchiaini di lievito per dolci
150 g di yogurt
3-4 mele piccole
una manciata abbondante di nocciole
un pizzico di sale
cannella
una tazzina di Marsala

Per la salsa:
200 g di zucchero
100 mL di acqua


Preparare la base (che poi diverrà la parte sopra) della torta. Imburrare e infarinare uno stampo di 24 cm di diametro e intanto tagliare una delle mele a fettine sottili con una mandolina (se ce l’avete. Io no). Scaldare in una padella una noce di burro e un cucchiaio di zucchero e rosolateci le fettine di mele pochi minuti per lato. Lasciar raffreddare e usare le fettine per rivestire lo stampo sovrapponendole leggermente. Tagliare le mele restanti a dadini e cuocerle per 5-6 minuti nella stessa padella aggiungendo burro e zucchero. Far raffreddare.
In una ciotola capiente mescolare gli ingredienti secchi: le farine, il lievito e il pizzico di sale. In un’altra ciotola battere le uova con lo zucchero e poi aggiungere (sempre sbattendo) il burro intepidito, lo yogurt, il marsala e la cannella. Versare i liquidi nella ciotola con la farina sempre sbattendo e poi incorporare le nocciole tritate grossolanamente e i dadini di mela. Disporre il composto nello stampo e infornare a 180°C per 30-40 minuti o finché la torta è cotta. Lasciar riposare 15 minuti, rovesciare su un piatto da portata e servire tiepido o freddo con la salsa al caramello.


Per la salsa: scaldare lo zucchero DA SOLO (no acqua) in un pentolino inossidabile mescolando finché non si scioglie e diventa bruno. Contemporaneamente, in un altro pentolino portare ad ebollizione l’acqua. Quando lo zucchero è bruno e l’acqua bolle versare l’acqua! Attenzione: usare i guanti e fare un salto indietro, il caramello è un tipetto violento :-D Mescolare, versare in una tazza capiente e far raffreddare.


La salsa al caramello è l’abbinamento vincente, ve lo garantisco. Fatela: la torta guadagna davvero una marcia in più!

2 commenti:

  1. La fine dell'estate rattrista anche me, però poi penso a torte buone e coccolose come la torta di mele, di mele... nuove! Quel post è piaciuto tanto anche a me! Un abbraccio e buonissima serata

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