O brassicacee, come preferite :-D
Quest’ultimo è il nome nuovo, ma io in genere preferisco i nomi tradizionali, li trovo più evocativi :-) Tra l’altro, sapete come mai il nome tradizionale della famiglia (di cui abbiamo già discusso a lungo) è crucifere? Perché il loro fiore ha 4 petali che si dispongono in modo perfettamente regolare a formare una croce. Curioso eh, come la natura metta tutte le cose in ordine senza che nessuno le insegni la perpendicolarità o le forme geometriche... Ad esempio mi viene in mente il pentagono incredibilmente regolare del fiore della pervinca, ma potremmo andare avanti quasi all’infinito.
In ogni caso, da qualche tempo mi trovo a Fagagna dai miei e pochi giorni fa ho allegramente inforcato la mia bici per andare a fare la spesa. Mi piace sempre iniziare il mio giro dal negozio di frutta e verdura, che poi per essere quello di un paese non è neppure mal fornito, devo dire. Mi piace farmi tentare dalle cose che più raramente si vedono al super e così mi sono fatta prendere dall’entusiasmo. Forse, in effetti, non avevamo bisogno di carciofi, cavolfiore, cime di rapa ecc ecc tutto nello stesso giorno... e meno male che non mi sono fatta irretire dalle puntarelle (cosa che qui risulta oserei dire quasi esotica) dato che poi ho ripreso il viaggio con le borse della spesa in equilibrio alquanto precario! Alla fine della fiera, a un certo punto le cime di rapa hanno iniziato a mostrare sofferenza... senza contare il fatto che un pezzo di broccolo dimenticato da mia mamma iniziava a fare i capelli bian... pardon: le cimette gialle :-D e così ho deciso: si smaltiscono le crucifere rimaste con un bel sugo per la pasta, olè!
La ricetta va fatta un po’ a occhio, non ci sono indicazioni precise anche perché usare la bilancia non avrebbe molto senso. Spaghetti con tris di brassicacee, per due persone:
160 g di spaghetti
3 cime di rapa
metà di un piccolo broccolo (con anche il gambo)
1/8 circa di cavolfiore
4 olive tostate
1 cucchiaio di capperi
3 filetti di alici
1 mazzetto di prezzemolo
olio
Pulire la verdura; separare foglie e gambi delle cime di rapa e mettere da parte le foglie. Tagliare a pezzi grossolani circa metà delle verdure e cuocerle a vapore per 10-15 minuti o finché siano tenere. Intanto, sciogliere in una padella i filetti di alici con un filo d’olio e poi saltare a fuoco medio le foglie e metà delle verdure restanti tagliate a pezzetti piccoli. Portare ad ebollizione abbondante acqua salata e cuocere le verdure rimaste assieme agli spaghetti. Mentre la pasta cuoce, frullare le verdure cotte a vapore assieme alle olive sfilettate, i capperi, il prezzemolo e abbondante olio fino a formare una crema densa. Mescolare la crema con le verdure saltate e tenere in caldo. Scolare la pasta, impiattare e coprire con il sugo.
La crema ha un sapore molto forte, merito delle olive, dei capperi e delle cime di rapa. La sera stessa poi l’abbiamo impiegata per insaporire uno dei nostri bolliti misti non bolliti e ci stava proprio a pennello!
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