Eeeee indovinate il misterioso ingrediente di oggi??? :-DDDD E non vi prometto neppure che sarà l’ultima volta, contenti?
Il fatto è che ho troppa zucca che gira per casa. Mona, direte voi. In realtà no, perché non le ho comprate io, è tutta colpa degli scout. Chiariamo subito: non sono io quella dei due che va in giro a fare la giovane marmotta, è il mio moroso. Ebbene sì, UN difetto ce l’ha anche lui :-DD scherzo. Tra le varie attività scoutistiche di quest’anno, oltre alla buona azione estiva e in sostituzione della vendita di biscotti porta a porta, c’era l’allegra decorazione delle zucche di Halloween. Però i capi avevano convenuto che fa brutto intagliare delle grosse zucche e poi buttarle via... tutto quel cibo sprecato... così hanno deciso che gli avanzi sarebbero finiti sul desco di qualcuno, ovvero il mio. In realtà il cicione non è stato l’unico ad arraffare il bottino, ma di certo ne ha avuto la maggior parte e così colgo l’occasione per ringraziare gli sponsor di oggi, il IV reparto “Pegaso” dell’AMIS. Non sono poi così male dai, a parte il fatto che al campo fanno l’alzabandiera ogni mattina :-DDD e poi ci si chiede perché tanti film porno vengano ambientati nei campi scout :-DDDD
Anche i meno perspicaci avranno capito che la ricetta misteriosa di oggi è a base di zucca, resta da svelare come l’ho impiegata e a questo punto si impone una breve digressione (mi spiace per voi). Tutto ebbe inizio parecchi anni fa, con una visita all’ospedale di San Daniele, or non mi sovviene per quale motivo. C’ero andata con mia mamma, che per risollevarmi il morale mi aveva proposto un saltino nella gelateria artigianale proprio di fronte, che frequentiamo da anni. Quel giorno, fatalità, avevano un gusto che mi pare si chiamasse “dolce 2000”: di zucca, con sopra salsa al cioccolato e anacardi; era buonissimo, ricordo ancora ogni cucchiaiata, mi aveva proprio toccato l’anima (il cibo mi tocca l’anima, sì :-D). Talmente buono che alla prima occasione “ospedaliera” avrei voluto prendermene un’altra coppetta, ma ahimè, non lo facevano più (ebbene sì, anche in Friuli a volte capita un bel “no gavemo, no tegnimo” :-D). E così mi ero dovuta tenere la mia voglia irrefrenabile di una pallina di dolce 2000.Fino a oggi! Quando mi sono detta: con tutta questa zucca in casa, perché non provare a replicare il mitico dolce 2000? Perché con il gelato sei un’impedita, potreste dirmi voi. Ricordate ancora, vero, il fallimento del mio gelato senza gelatiera? Ebbene, rullo di tamburi: ora ne possiedo una! No, non sono una spergiura: non ho comprato un elettrodomestico di dubbia utilità nuovo fiammante. Mi sono solo ricordata che in effetti la mamma ha preso con i punti una nuova gelatiera, mentre quella vecchia languiva tra la polvere. E così ora la Gran Gelato fa grengrengrengrengren a casa mia, e adesso c’è qualcuno che chiede anche a me con insistenza “mi fai il gelato?”. Che volete, è il cerchio della vita :-D
Gelato alla zucca:
500 g di polpa di zucca
200 g di panna
100 g di latte intero
100 g di zucchero
Per la decorazione:
anacardi
cioccolato
Cuocere la zucca al vapore per circa 15 minuti o finché non è tenerissima. Ridurla in purea e lasciarla intiepidire dentro a un colino, in modo che rilasci tutta l’acqua. Frullarla assieme allo zucchero, il latte e la panna e lasciare raffreddare completamente in frigo il composto così ottenuto. A questo punto, versare tutto nella gelatiera et voilà, fatto! La decorazione è facoltativa, ma fa la sua porca figura: sciogliete del cioccolato (io ho usato quello fondente) con un po’ di latte e tritate grossolanamente degli anacardi. Fate gocciolare sul vostro gelato la salsa al cioccolato e terminate con la granella di anacardi.
Stavolta la consistenza era proprio quella voluta: soffice e setosa, proprio come il gelato della mamma!! Altro che quella schifezza al miele :-) Come ultima raccomandazione vi esorto a non esagerare col cioccolato, ne basta un pochino per decorare, se è troppo rischia di coprire il gusto della zucca!
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